aialon
2012-04-03 12:45:21 UTC
Dal duro ma rispettoso confronto tra le scuole di Hillel e Shammai, una=20=
lezione utile anche per la convivenza comunitaria
alberto Somekh
Non sempre la Scuola di Hillel assume una posizione piu facilitante=20
rispetto alla Scuola di Shammai nella Halakhah. La Mishnah (Yevamot 1,4;=20=
'eduyyot 4,8) cita una particolare controversia matrimoniale fra le due=20=
scuole dalla quale risulta che i figli di un certo tipo di unione del=20
tutto permessa secondo Bet Shammai erano addirittura considerati =
mamzerim=20
(lett. "meticci": sono i figli di unioni per le quali la Torah commina=20=
la pena divina del karet, come l'incesto e l'adulterio; essi potranno=20
sposarsi soltanto fra loro per tutte le generazioni successive) da Bet=20=
Hillel: si tratta di una situazione che avrebbe potuto dividere in due =
la=20
discendenza d'israel
La Mishnah in questione peraltro aggiunge che "sebbene (in quel dato=20
caso) gli uni considerassero le donne permesse e gli altri le =
vietassero,=20
cionondimeno non si astennero mai quelli della Scuola di Shammai dallo=20=
sposare donne che provenivano dalla Scuola di Hillel, e non si astennero=20=
mai quelli della Scuola di Hillel dallo sposare donne che provenivano=20
dalla Scuola di Shammai". La Ghemara spiega che gli uni solevano sempre=20=
indicare agli altri quali donne potevano sposare in base ai rispettivi=20=
rigori, affinche non ci fossero problemi. in questo modo si arginava una=20=
situazione potenzialmente assai pericolosa per l'unita del nostro=20
popolo.
Conclude la stessa Mishnah: "e con tutti i casi di purita e impurita=20
che gli uni dichiaravano puri e gli altri dichiaravano impuri, non si=20
astennero mai (quelli di una Scuola) dal compiere cose pure con gli=20
utensili degli altri", senza timore e di contravvenire ai propri=20
principi. Cosi facendo applicavano il versetto: "amate la verita e la=20
pace" (Zac. 8,19).
Pesach e l'occasione annuale in cui forse piu emergono differenze di=20
abitudine e di comportamento fra Sefaraditi e ashkenaziti, nel solco =
della=20
Halakhah che e cara a tutti e in linea di principio resta unitaria. Rav=20=
'ovadyah Yossef (Resp. Yechawweh Da'at i, 10) cita la nostra Mishnah=20
nel rispondere al quesito se e lecito ad un negoziante vendere a clienti=20=
ashkenaziti cibi sui quali essi esercitano un rigore maggiore rispetto =
ai=20
Sefaraditi, come il riso, i legumi e le cosiddette Matzot 'ashirot=20
("azzime ricche" impastate con succo di frutta o vino, che gli=20
ashkenaziti permettono durante Pessach solo per bambini, anziani e=20
malati). il Rav ritiene che sia sufficiente in questo caso avvertire la=20=
clientela, tramite un avviso appeso all'ingresso del negozio, del fatto=20=
che i prodotti ivi venduti non tengono conto di quei rigori. a questo=20
punto i clienti ashkenaziti sono consapevoli di cio che acquistano e si=20=
puo supporre che lo facciano a beneficio delle categorie esenti dal=20
rigore.
il principio generale e il seguente. abbiamo due persone con diverso=20
grado di osservanza che chiameremo rispettivamente mattir ("colui che=20
permette") e osser ("colui che proibisce"). Da un lato e vietato=20
al padrone di casa mattir nascondere all'ospite osser il fatto che sta=20=
portando a tavola un cibo proibito al secondo: deve rendergli noto quali=20=
cibi puo mangiare in base al suo livello di osservanza e quali no,=20
altrimenti trasgredisce il divieto: "non porre un inciampo di fronte al=20=
cieco" (Lev. 19,14). una volta reso esplicito tale chiarimento,=20
tuttavia, per tutto il resto l'ospite osser puo affidarsi al padrone=20
di casa mattir senza timore di venir ingannato.
in un ulteriore Responso della stessa raccolta (V, 32) si affronta il=20
problema di un ashkenazita invitato in una casa Sefaradita durante =
Pesach.=20
La sua conclusione e che "e permesso agli ashkenaziti che usano=20
proibire riso e legumi per Pesach intrattenersi a casa dei Sefaraditi =
che=20
invece permettono questi alimenti. i primi possono mangiare le vivande =
che=20
vengono loro offerte anche se sanno per certo che sono state cucinate in=20=
recipienti kasher le-Pesach adoperati anche per il riso e i legumi.=20
"amate la verita e la pace", poiche quanto alla Torah "le sue vie=20
sono vie di dolcezza e tutti i suoi corsi sono pace" (Prov. 3,17).
Dai testi citati impariamo una lezione importante su come gestire in una=20=
Comunita la convivenza fra individui caratterizzati da diversi livelli =
di=20
osservanza, purche siano tutti leciti in base allo Shulchan arukh. =
Pesach=20
e solo un esempio: e noto infatti che in molti casi la Halakhah concede=20=
gradi differenti di rigore nei confronti di una certa norma e cio=20
arricchisce il nostro patrimonio spirituale. il mattir ha un problema di=20=
coscienza, mentre all'osser si pone un problema di fiducia. La regola=20
numero uno, in questi casi, si chiama chiarezza. Non sono ammissibili da=20=
parte del mattir frasi del tipo: "Devi mangiare tutto quello che ti do=20=
e se non ti fidi mi offendo". Ma una volta che sono state fornite tutte=20=
le spiegazioni del caso compete all'osser fidarsi dell'onesta e=20
della buona fede di chi lo ospita. egli riconoscera a questo punto che =
la=20
Halakhah ammette diversi gradi di osservanza e, senza timore di venir=20
ingannato sui cibi, accettera quelli che gli verranno offerti anche se=20=
preparati nelle stoviglie del mattir. Testimonianza dell'unita di=20
fondo della Torah e salvaguardia dell'unita del nostro popolo.
---
Per il manifesto, le FAQ ed un'interfaccia Web visita http://www.e-brei.net/
lezione utile anche per la convivenza comunitaria
alberto Somekh
Non sempre la Scuola di Hillel assume una posizione piu facilitante=20
rispetto alla Scuola di Shammai nella Halakhah. La Mishnah (Yevamot 1,4;=20=
'eduyyot 4,8) cita una particolare controversia matrimoniale fra le due=20=
scuole dalla quale risulta che i figli di un certo tipo di unione del=20
tutto permessa secondo Bet Shammai erano addirittura considerati =
mamzerim=20
(lett. "meticci": sono i figli di unioni per le quali la Torah commina=20=
la pena divina del karet, come l'incesto e l'adulterio; essi potranno=20
sposarsi soltanto fra loro per tutte le generazioni successive) da Bet=20=
Hillel: si tratta di una situazione che avrebbe potuto dividere in due =
la=20
discendenza d'israel
La Mishnah in questione peraltro aggiunge che "sebbene (in quel dato=20
caso) gli uni considerassero le donne permesse e gli altri le =
vietassero,=20
cionondimeno non si astennero mai quelli della Scuola di Shammai dallo=20=
sposare donne che provenivano dalla Scuola di Hillel, e non si astennero=20=
mai quelli della Scuola di Hillel dallo sposare donne che provenivano=20
dalla Scuola di Shammai". La Ghemara spiega che gli uni solevano sempre=20=
indicare agli altri quali donne potevano sposare in base ai rispettivi=20=
rigori, affinche non ci fossero problemi. in questo modo si arginava una=20=
situazione potenzialmente assai pericolosa per l'unita del nostro=20
popolo.
Conclude la stessa Mishnah: "e con tutti i casi di purita e impurita=20
che gli uni dichiaravano puri e gli altri dichiaravano impuri, non si=20
astennero mai (quelli di una Scuola) dal compiere cose pure con gli=20
utensili degli altri", senza timore e di contravvenire ai propri=20
principi. Cosi facendo applicavano il versetto: "amate la verita e la=20
pace" (Zac. 8,19).
Pesach e l'occasione annuale in cui forse piu emergono differenze di=20
abitudine e di comportamento fra Sefaraditi e ashkenaziti, nel solco =
della=20
Halakhah che e cara a tutti e in linea di principio resta unitaria. Rav=20=
'ovadyah Yossef (Resp. Yechawweh Da'at i, 10) cita la nostra Mishnah=20
nel rispondere al quesito se e lecito ad un negoziante vendere a clienti=20=
ashkenaziti cibi sui quali essi esercitano un rigore maggiore rispetto =
ai=20
Sefaraditi, come il riso, i legumi e le cosiddette Matzot 'ashirot=20
("azzime ricche" impastate con succo di frutta o vino, che gli=20
ashkenaziti permettono durante Pessach solo per bambini, anziani e=20
malati). il Rav ritiene che sia sufficiente in questo caso avvertire la=20=
clientela, tramite un avviso appeso all'ingresso del negozio, del fatto=20=
che i prodotti ivi venduti non tengono conto di quei rigori. a questo=20
punto i clienti ashkenaziti sono consapevoli di cio che acquistano e si=20=
puo supporre che lo facciano a beneficio delle categorie esenti dal=20
rigore.
il principio generale e il seguente. abbiamo due persone con diverso=20
grado di osservanza che chiameremo rispettivamente mattir ("colui che=20
permette") e osser ("colui che proibisce"). Da un lato e vietato=20
al padrone di casa mattir nascondere all'ospite osser il fatto che sta=20=
portando a tavola un cibo proibito al secondo: deve rendergli noto quali=20=
cibi puo mangiare in base al suo livello di osservanza e quali no,=20
altrimenti trasgredisce il divieto: "non porre un inciampo di fronte al=20=
cieco" (Lev. 19,14). una volta reso esplicito tale chiarimento,=20
tuttavia, per tutto il resto l'ospite osser puo affidarsi al padrone=20
di casa mattir senza timore di venir ingannato.
in un ulteriore Responso della stessa raccolta (V, 32) si affronta il=20
problema di un ashkenazita invitato in una casa Sefaradita durante =
Pesach.=20
La sua conclusione e che "e permesso agli ashkenaziti che usano=20
proibire riso e legumi per Pesach intrattenersi a casa dei Sefaraditi =
che=20
invece permettono questi alimenti. i primi possono mangiare le vivande =
che=20
vengono loro offerte anche se sanno per certo che sono state cucinate in=20=
recipienti kasher le-Pesach adoperati anche per il riso e i legumi.=20
"amate la verita e la pace", poiche quanto alla Torah "le sue vie=20
sono vie di dolcezza e tutti i suoi corsi sono pace" (Prov. 3,17).
Dai testi citati impariamo una lezione importante su come gestire in una=20=
Comunita la convivenza fra individui caratterizzati da diversi livelli =
di=20
osservanza, purche siano tutti leciti in base allo Shulchan arukh. =
Pesach=20
e solo un esempio: e noto infatti che in molti casi la Halakhah concede=20=
gradi differenti di rigore nei confronti di una certa norma e cio=20
arricchisce il nostro patrimonio spirituale. il mattir ha un problema di=20=
coscienza, mentre all'osser si pone un problema di fiducia. La regola=20
numero uno, in questi casi, si chiama chiarezza. Non sono ammissibili da=20=
parte del mattir frasi del tipo: "Devi mangiare tutto quello che ti do=20=
e se non ti fidi mi offendo". Ma una volta che sono state fornite tutte=20=
le spiegazioni del caso compete all'osser fidarsi dell'onesta e=20
della buona fede di chi lo ospita. egli riconoscera a questo punto che =
la=20
Halakhah ammette diversi gradi di osservanza e, senza timore di venir=20
ingannato sui cibi, accettera quelli che gli verranno offerti anche se=20=
preparati nelle stoviglie del mattir. Testimonianza dell'unita di=20
fondo della Torah e salvaguardia dell'unita del nostro popolo.
---
Per il manifesto, le FAQ ed un'interfaccia Web visita http://www.e-brei.net/