Discussione:
Una bella risposta radicale.
(troppo vecchio per rispondere)
Il Pisacane del Bar Magenta
2012-04-10 10:29:40 UTC
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Una Pesach liberale. Un gesto triste e gretto della Comunità Romana, che
sceglie per sé il ruolo del Faraone. Una bella risposta radicale. Contro
tutti i concordati, contro tutti gli integralismi, è bello riscoprirsi
radicali anche in occasione della festa ebraica dedicata alla libertà.

http://notizie.radicali.it/articolo/2012-04-10/editoriale/ancora-sulla-prima-sinagoga-liberale

Chag Pesach Sameach a tutti.
--
"Quando ti incontro per la strada ti darei calci nei denti. Ma forse non
li senti. E' meglio se ti rullo di kartoni (kartoni)"
---
Per il manifesto, le FAQ ed un'interfaccia Web visita http://www.e-brei.net/
Giovanni
2012-04-10 13:14:38 UTC
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Post by Il Pisacane del Bar Magenta
Una Pesach liberale. Un gesto triste e gretto della Comunità Romana, che
sceglie per sé il ruolo del Faraone. Una bella risposta radicale. Contro
tutti i concordati, contro tutti gli integralismi, è bello riscoprirsi
radicali anche in occasione della festa ebraica dedicata alla libertà.
http://notizie.radicali.it/articolo/2012-04-10/editoriale/ancora-sulla-prima-sinagoga-liberale
Chag Pesach Sameach a tutti.
Non mi fate fare il ruolo di chi difende la Comunità di Roma...

Dunque, il Pitigliani appartiene all'UCEI. L'UCEI non ha dentro Lev
Chadash né altre comunità riformate. E' un fatto.

Il resto viene da sé.

(si intuisce come la richiesta di celebrare il seder lì, richiesta
accolta immagino solo a livello "burocratico" e che era comunque
destinata ad essere rifiutata destando polemiche, era stata fatta
proprio avendo in mente di scatenare un dibattito/polemiche -> cosa di
cui c'è comunque bisogno -del dibattito non delle polemiche)


Inoltro il messaggio di Pacifici FYI (non perché mi faccio portavoce o
rappresenta il mio pensiero, che è più basico), magari a qualcuno non è
arrivato:

---------------------------------------------------------------
[..]
La settimana che ci lasciamo alle spalle, è stata caratterizzata da una
polemica con toni aggressivi su Facebook che certamente non ha aiutato
al reale spirito che dovrebbe in questi giorni accompagnarci ad
accogliere Pesach e di cui ne avremmo volentieri fatto a meno.

Il vizio comune è quello di esprimere giudizi e "sentenze" da parte di
troppi e su ogni argomento, senza conoscere la realtà dei fatti e, come
spesso accade nei Forum, un parola chiama un altra che poi degenera con
l'insulto gratuito.
Per questo, la Giunta della Cer, sentita la relazione del nostro Rabbino
Capo sulla decisione del Centro Ebraico Italiano "Il Pitigliani" (Ente
non controllato dalla Comunità Ebraica di Roma ma dall'Ucei), in merito
al diniego all'uso dei propri locali per un Seder condotto non in modo
ortodosso dall'Associazione del mondo ebraico riformato Lev Chadash, ha
dato piena fiducia alla dirigenza Ucei e alla Consulta Rabbinica che
chiedeva il rispetto in una Istituzione ebraica dell'ebraismo Ortodosso
come è il Pitigliani stesso e a cui si ispirano le 21 comunità e l'Ucei,
affinché una chazanit non conducesse un Seder nei propri locali in piena
violazione dell'alachà.

Sostanzialmente il principio è quello che quando si è "ospiti" si
rispettino le regole e le sensibilità dei padroni di casa tanto che, due
anni fa negli stessi locali de "Il Pitigliani" e senza alcun diniego da
parte di nessuno del rabbinato italiano, Lev Chadash ha svolto
serenamente il proprio Seder visto che questo veniva condotto dal prof.
Bruno Di Porto.
La Giunta considera amici Lev Chadash ed in particolare il suo
presidente Ugo Volli, a cui ci lega stima e rispetto reciproco ed è
rimasta sorpresa che invece di sfogare tale disagio sui Forum, non si
sia cercato chiarimenti, prima dai dirigenti de Il Pitigliani" e poi con
presso la dirigenza Ucei e il Rabbino Capo di Roma.
Nella stessa Giunta unanimemente sono stati stigmatizzati gli insulti a
cui sono stati sottoposti i leader di Lev Cahdash ribadendo in maniera
chiara e decisa che il mondo dei Riformati tutto, cosi come dei
Conservative, pur essendo fuori dalla tradizione della nostra Comunità,
vengono comunque rispettati come nostri fratelli e quindi non sono
percepiti come nostri "nemici".
Altresì la Giunta ha espresso amarezza e dolore per il comunicato della
guida spirituale Haim Fabrizio Cipriani comparso sul sito di Lev
Chadasch che mette all’indice le nostre istituzioni e soprattutto si
ridicolizzano i nostri Sedarim. Una vicenda questa che ci ferisce e che
auspica possa ritrovare serenità di confronto e soprattutto rispetto
reciproco quanto prima.
Ho sentito il dovere rendervi partecipi di ciò che abbiamo discusso
nella Giunta con lo spirito sincero di riportare far noi tutti armonia e
concordia.
A nome mio personale, della Giunta e del Consiglio tutto, auguro a voi
tutti PESACH KASHER VE SAMEACH.

Riccardo Pacifici
---------------------------------------------------------------

Chag sameach anche a te, non mangiare troppo (sono almeno due gg che mi
sfondo di patate variamente cotte e minestrone con matzot :-)))
delikatessen!)
--
Giovanni
---
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Il Pisacane del Bar Magenta
2012-04-10 15:16:59 UTC
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Post by Giovanni
Post by Il Pisacane del Bar Magenta
Una Pesach liberale. Un gesto triste e gretto della Comunità Romana, che
sceglie per sé il ruolo del Faraone. Una bella risposta radicale. Contro
tutti i concordati, contro tutti gli integralismi, è bello riscoprirsi
radicali anche in occasione della festa ebraica dedicata alla libertà.
http://notizie.radicali.it/articolo/2012-04-10/editoriale/ancora-sulla-prima-sinagoga-liberale
Chag Pesach Sameach a tutti.
Non mi fate fare il ruolo di chi difende la Comunità di Roma...
Dunque, il Pitigliani appartiene all'UCEI. L'UCEI non ha dentro Lev
Chadash né altre comunità riformate. E' un fatto.
Il resto viene da sé.
No, il resto non viene da sè.
Se non in una concezione burocratica norcoreana dell'ebraismo.

Il Pitigliani è sempre stato, a quanto mi dicono, un luogo relativamente
aperto. L' UCEI, in quanto rappresentanza unitaria dovrebbe
rappresentare tutti gli ebrei, non una frazione più o meno ortodossa.

Al Pitigliani, come peraltro in qualunque sede comunitaria, non si è
*obbligati* ad ospitare esclusivamente iniziative "dell'UCEI". Si
possono presentare libri, si possono organizzare cene, si possono
presentare ricerche... tutte cose che in linea di massima sono fatte da
ebrei per ebrei.

Volendo, come è stato già fatto anche per Lev Chadash, si possono anche
aprire le porte ad una organizzazione ebraica, sia essa Lev Chadash o il
Joint o va a sapere cosa, perché organizzi il suo Seder, dando peraltro
la possibilità a degli ebrei di adempiere ad una mitzvah.

Quindi la questione non è che il Pitigliani non POTEVA, come
erroneamente sostieni. Non ha VOLUTO concedere nuovamente la sua sede a
degli ebrei, perché tenessero il Seder.

Le porte, a quanto pare, le hanno aperte i radicali. E va bene anche così.
--
"Quando ti incontro per la strada ti darei calci nei denti. Ma forse non
li senti. E' meglio se ti rullo di kartoni (kartoni)"
---
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Giovanni
2012-04-10 18:40:53 UTC
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Post by Il Pisacane del Bar Magenta
No, il resto non viene da sè.
Se non in una concezione burocratica norcoreana dell'ebraismo.
eh...l'Intesa è l'Intesa.

In Italia tutto deve passare per l'Ucei, quando (a Milano Lev Chadash ne
ha fatto a meno per il cimitero -> i numeri contano) si tratta di avere
accesso a finanziamenti, strutture, convenzioni, accordi.

Detto questo, perché uno si aspetta di potersi appoggiare ad una
struttura dalla quale non è riconosciuto?
Oppure tenta di agire "all'italiana" e di usare quella struttura
"sorvolando" sul fatto che si tratta di una comunità ebraica non
riconosciuta?
Post by Il Pisacane del Bar Magenta
Il Pitigliani è sempre stato, a quanto mi dicono, un luogo relativamente
aperto. L' UCEI, in quanto rappresentanza unitaria dovrebbe
rappresentare tutti gli ebrei, non una frazione più o meno ortodossa.
beh ma se gli altri ebrei (che si aggregano o meno in comunità) non
richiedono/ottengono l'affiliazione all'Ucei, che vuoi da me?
Post by Il Pisacane del Bar Magenta
Al Pitigliani, come peraltro in qualunque sede comunitaria, non si è
*obbligati* ad ospitare esclusivamente iniziative "dell'UCEI". Si
possono presentare libri, si possono organizzare cene, si possono
presentare ricerche... tutte cose che in linea di massima sono fatte da
ebrei per ebrei.
certo. ma sai com'è se arriva un tizio (ebreo) e parla (implicitamente)
non a favore di tutti gli altri ebrei che sono padroni del posto, non è
tanto ammissibile.

Ora, se si trovasse un'intesa su cosa significa essere ebrei (a
prescindere dal significato religoso), ciò cambierebbe totalmente.

Due anni fa si svolse questo convegno, sempre all'Ucei. Da ciò che è
appena accaduto mi sembra che non se ne è fatto niente:

http://www.martinbubergroup.org/documenti/art10-2.asp
Post by Il Pisacane del Bar Magenta
Volendo, come è stato già fatto anche per Lev Chadash, si possono anche
aprire le porte ad una organizzazione ebraica, sia essa Lev Chadash o il
Joint o va a sapere cosa, perché organizzi il suo Seder, dando peraltro
la possibilità a degli ebrei di adempiere ad una mitzvah.
Non se non si riconosce tale keillah...che ti devo dire?
neanche riconoscono gli americani per il computo del minian...ancora una
volta: che ti devo dire?
Post by Il Pisacane del Bar Magenta
Quindi la questione non è che il Pitigliani non POTEVA, come
erroneamente sostieni. Non ha VOLUTO concedere nuovamente la sua sede a
degli ebrei, perché tenessero il Seder.
Le porte, a quanto pare, le hanno aperte i radicali. E va bene anche così.
vabbè i radicali stanno messi come stanno. Pannella è vecchio (anche se
lucidissimo) e come tutti i radicali vive delle glorie passate (sempre a
ricordarci dei referendum). Ora ci stanno riprovando con Bonino
presidente della repubblica.
E' logico che i radicali ci si tuffino a pesce.

------------------------------------------------------------------------------------------------

In tutto ciò però ti dico: ma davvero tu non pensi/non ti curi di
esaminare il fatto che essendo abbastanza _palese_ che ci sarebbe stato
un rifiuto, la richiesta era avvenuta proprio per fare un muro contro muro?

A me solo questo da un po' di fastidio, perché non porta da nessuna parte.

Io pure vorrei che l'Ucei fosse più pluralista. Ma vediamo che già ce ne
sono tanti di problemi, questo è solo uno in più. Il muro contro muro di
certo non aiuta, né aiuta l'atteggiamento di Lev Chadash di Milano che
lì può contare su certi numeri che a Roma di certo non ci sono (almeno
non si riescono a trovare).

Ed è tutta una questione di numeri, alla fine.
--
Giovanni
---
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Finanziatore di Luca Logi
2012-04-11 11:40:15 UTC
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Post by Giovanni
Post by Il Pisacane del Bar Magenta
No, il resto non viene da sè.
Se non in una concezione burocratica norcoreana dell'ebraismo.
eh...l'Intesa è l'Intesa.
In Italia t[...]
Ti invito a rileggere il messaggio a cui stai rispondendo, informarti
rispetto ai "cavilli" a cui ti stai appellando, formulare un pensiero
coerente,
dare una risposta cogente.

In mancanza di tutto ciò ogni interazione dialettica risulta inutile o
peggio controproducente.

Vai e studia, poi magari pensa, poi parleremo, Giovanni.
--
Io non gufo l'Inter. Le spacco le corna.
---
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Giovanni
2012-04-12 01:52:12 UTC
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Post by Finanziatore di Luca Logi
Ti invito a rileggere il messaggio a cui stai rispondendo, informarti
rispetto ai "cavilli" a cui ti stai appellando, formulare un pensiero
coerente,
dare una risposta cogente.
In mancanza di tutto ciò ogni interazione dialettica risulta inutile o
peggio controproducente.
Vai e studia, poi magari pensa, poi parleremo, Giovanni.
Se vuoi deligittimare l'opinione della persona con la quale stai
discutendo, fai pure. Non ce n'era bisogno, visto che sarebbe bastato
semplicemente non rispondermi.

Il mio pensiero l'avevo espresso:

a) non si cerca il muro-contro-muro;
b) quindi non si formula una richiesta se non si è sicuri che verrà
accettata (lo dice anche Sun Tzu btw), a meno che non è per la
situazione win-win (per L.C.) di cui ho parlato: in quel caso bisogna
considerare ciò;
c) in ambito di comunità riformate, in Italia semplicemente tali
comunità non sono molto "ufficiali" (non sto dicendo che non siano
legittimate ad esserci!);
d) in generale non puoi costringere nessuno (Ucei, comunità ortodosse,
chiunque sia) ad essere amico tuo;
e) varie ed eventuali;
f) quello che è accaduto accade anche in ambiti diversi, ripetutamente:
è un cambiamento globale della società occidentale, specialmente europea;
--
Giovanni
---
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Finanziatore di Luca Logi
2012-04-12 07:57:18 UTC
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Post by Finanziatore di Luca Logi
Ti invito a rileggere il messaggio a cui stai rispondendo, informarti
rispetto ai "cavilli" a cui ti stai appellando, formulare un pensiero
coerente,
dare una risposta cogente.
In mancanza di tutto ciò ogni interazione dialettica risulta inutile o
peggio controproducente.
Vai e studia, poi magari pensa, poi parleremo, Giovanni.
Se vuoi deligittimare l'opinione della persona con la quale stai discutendo, fai pure.
No, sono semplicemente stufo di interagire con un garbuglio di
contraddizioni e di specchietti.

Vuoi prendere la via dei "cavilli"? Studiateli.

E quando scopri che stai dicendo cazzate, stacci.
--
Io non gufo l'Inter. Le spacco le corna.
---
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Giovanni
2012-04-12 18:51:06 UTC
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Post by Finanziatore di Luca Logi
No, sono semplicemente stufo di interagire con un garbuglio di
contraddizioni e di specchietti.
Vuoi prendere la via dei "cavilli"? Studiateli.
sì ma sei tu che vuoi prendere la via dei cavilli, pensando che "in base
ai cavilli non ce n'è nessuno che giustifichi quel comportamento".

io ti stavo facendo anche un discorso pratico, per cui mi sembra un po'
strano che in questo clima (capisci no?) si faccia una richiesta simile
aspettandosi che venga accolta.

è abbastanza normale che non può venire accolta. pensa se lo fosse stato
e se si fosse pubblicizzato che "a Roma in un edificio UCEI dei
riformati fanno seder"....

ci potrebbero per esempio essere anche delle questioni sul rispetto
della kasherut di quel seder. non dico che quel seder non rispetti la
kasherut, dico solo che è successo in passato più di una volta che la
kasherut non strettamente controllata dal rabbinato di roma venisse così
messa in discussione da ostracizzare la manifestazione associata.

è una realtà di fatto. giusta o ingiusta, bisogna tenerne conto.

insomma, dopo la polemica delle ciambellette per cui in pratica un
rabbino "straniero" non si fidava della capacità delle massaie romane di
rispettare la kasherut, figurati se dall'esterno si potrebbe
interpretare bene quella strana commistione tra ortodossi e riformati.


l'avvicinamento tra ortodossi e riformati, l'ingresso dei riformati
nell'ucei, l'eventuale superamento dell'intesa, tutto quello che ti pare
(sono d'accordo su tutto) è un obiettivo buono, ma non si può
raggiungere in questo modo, forzando la mano.
--
Giovanni
---
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Finanziatore di Luca Logi
2012-04-12 23:00:32 UTC
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Post by Giovanni
Post by Finanziatore di Luca Logi
No, sono semplicemente stufo di interagire con un garbuglio di
contraddizioni e di specchietti.
Vuoi prendere la via dei "cavilli"? Studiateli.
sì ma sei tu che vuoi prendere la via dei cavilli,
No, non ricominciare con gli specchietti.
È terribilmente irritante discutere con uno che non capisce nemmeno quello
che sta dicendo.

I cavilli statutari sono tutti tuoi.
Cavillosità, ci tengo a sottolineare, di uno che per sua ammissione non
conosce nemmeno lo statuto di cui sta, del tutto fuori tema, cavillando.
--
Io non gufo l'Inter. Le spacco le corna.
---
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Giovanni
2012-04-13 07:10:47 UTC
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Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
Post by Finanziatore di Luca Logi
No, sono semplicemente stufo di interagire con un garbuglio di
contraddizioni e di specchietti.
Vuoi prendere la via dei "cavilli"? Studiateli.
sì ma sei tu che vuoi prendere la via dei cavilli,
No, non ricominciare con gli specchietti.
[..]

In ogni caso non ne sto parlando più.
Ho detto altre cose, ma sembra che siano state ignorate.
--
Giovanni
---
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נחום
2012-04-11 09:52:34 UTC
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Post by Giovanni
Post by Il Pisacane del Bar Magenta
Una Pesach liberale. Un gesto triste e gretto della Comunità Romana, che
sceglie per sé il ruolo del Faraone. Una bella risposta radicale. Contro
tutti i concordati, contro tutti gli integralismi, è bello riscoprirsi
radicali anche in occasione della festa ebraica dedicata alla libertà.
http://notizie.radicali.it/articolo/2012-04-10/editoriale/ancora-sull...
Chag Pesach Sameach a tutti.
Non mi fate fare il ruolo di chi difende la Comunità di Roma...
sappiamo tutti quanto ti ci trovi a disagio...

In realta' nella halacha non c'e' nulla che proibisca agli ortodossi
di condividere uno spazio con i reform per il Seder, nulla che
proibisca la partecipazione di non ebrei, e per quanto riguarda la
tanto dibattuta conduzione femminile, ci sono rabbini ortodossi
israeliani quest'anno la hanno addirittura incoraggiata.
Tutta la faccenda e' politica. A un certo punto qualcuno ha pensato
bene di tirare su uno steccato. Vero che il Pirke' Avot dice che
bisogna costruire uno steccato attorno alla Torah, ma gli Avot de
Rabbi Nathan spiegano che non dovrebbe essere tanto alto che non si
veda piu' l'albero.
Qui invece, per ragioni politiche, si e' voluto tirare su uno steccato
molto alto, e i soliti radicali ci hanno appiccicato sopra il loro
tazebao preferito, quello anticlericale, accusando la CER di
parrochialismo, clericalesimo ecc. ecc.. Il che era del tutto
prevedibile, e viene da chiedersi come mai al Pitigliani non ci
abbiano pensato.
Chissa', magari in questo modo il gruppo romano di Lev Chadash avra'
uno spazio anche in altre occasioni. E maggiore visibilita' per il
proprio atteggiamento aperto ed inclusivo ed anticlericale.
Complimenti per l'autogol.

---
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Finanziatore di Luca Logi
2012-04-11 11:09:51 UTC
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Post by נחום
Post by Giovanni
Post by Il Pisacane del Bar Magenta
Una Pesach liberale. Un gesto triste e gretto della Comunità Romana, che
sceglie per sé il ruolo del Faraone. Una bella risposta radicale. Contro
tutti i concordati, contro tutti gli integralismi, è bello riscoprirsi
radicali anche in occasione della festa ebraica dedicata alla libertà.
http://notizie.radicali.it/articolo/2012-04-10/editoriale/ancora-sull...
Chag Pesach Sameach a tutti.
Non mi fate fare il ruolo di chi difende la Comunità di Roma...
sappiamo tutti quanto ti ci trovi a disagio...
In realta' nella halacha non c'e' nulla che proibisca agli ortodossi
di condividere uno spazio con i reform per il Seder, nulla che
proibisca la partecipazione di non ebrei, e per quanto riguarda la
tanto dibattuta conduzione femminile, ci sono rabbini ortodossi
israeliani quest'anno la hanno addirittura incoraggiata.
Tutta la faccenda e' politica.l.
Condivido.
Penso che molti dei conflitti ormai annosi e sempre più noiosi su questa
questione non siano una questione religiosa (su cui le differenze
reciproche sono note e di cui non resta che prendere atto) ma un effetto
della sclerotizzazione burocratica creata dal nostro piccolo Concordato,
che consegna allo Stato poteri che non lo riguardano.

Che tu sappia, esiste qualche associazione o movimento che si batta per
abolire l'Intesa?
--
Io non gufo l'Inter. Le spacco le corna.
---
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נחום
2012-04-11 13:00:27 UTC
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Post by Finanziatore di Luca Logi
Che tu sappia, esiste qualche associazione o movimento che si batta per
abolire l'Intesa?
Vivo fuori dall'Italia e seguo poco quel che succede. Ma a naso mi
sembrerebbe una eccellente battaglia per i radicali.

---
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Il Pisacane del Bar Magenta
2012-04-11 14:22:46 UTC
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Post by נחום
Post by Finanziatore di Luca Logi
Che tu sappia, esiste qualche associazione o movimento che si batta per
abolire l'Intesa?
Vivo fuori dall'Italia e seguo poco quel che succede. Ma a naso mi
sembrerebbe una eccellente battaglia per i radicali.
La stanno/stiamo facendo da decenni per il Concordato. Forse la cosa da
capire è che il concordato con la Chiesa Cattolica è solo un pezzo
(certo il più visibile) di un impianto totalitario che deve essere
smantellato nel suo complesso.
--
"Quando ti incontro per la strada ti darei calci nei denti. Ma forse non
li senti. E' meglio se ti rullo di kartoni (kartoni)"
---
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Giovanni
2012-04-12 01:58:12 UTC
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Post by Il Pisacane del Bar Magenta
La stanno/stiamo facendo da decenni per il Concordato. Forse la cosa da
capire è che il concordato con la Chiesa Cattolica è solo un pezzo
(certo il più visibile) di un impianto totalitario che deve essere
smantellato nel suo complesso.
Non è così facile.

Ci vuole un qualche tipo di assicurazione per cui una religione non è
"farlocca" o, peggio, contro la Repubblica.

Non chiamarlo Concordato, non chiamarlo Intesa, allora. Chiamalo
"Riconoscimento" (reciproco)...

Non siamo il Far West.
--
Giovanni
---
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Finanziatore di Luca Logi
2012-04-12 08:04:04 UTC
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Post by Giovanni
Post by Il Pisacane del Bar Magenta
La stanno/stiamo facendo da decenni per il Concordato. Forse la cosa da
capire è che il concordato con la Chiesa Cattolica è solo un pezzo
(certo il più visibile) di un impianto totalitario che deve essere
smantellato nel suo complesso.
Non è così facile.
Ci vuole un qualche tipo di assicurazione per cui una religione non è
"farlocca" o, peggio, contro la Repubblica.
Non chiamarlo Concordato, non chiamarlo Intesa, allora. Chiamalo
"Riconoscimento" (reciproco)...
Non siamo il Far West.
Che bisogno c'è di questi "riconoscimenti"? Che cosa vuol dire che una
religione è "farlocca"???

Per i reati basta e avanza il codice penale.
Il problema, com'è evidente, sono i soldi. Per averli dallo Stato, si è
consegnato allo Stato un potere di intrusione nella vita di chiese e
comunità, trasformate in enti parastatali. O anche viceversa.

È lo stesso problema dei partiti ed è un problema che andrebbe risolto per
il bene di tutti in un modi molto semplice: comunità, chiese, partiti si
sostengono con i soldi di chi ne fa parte, e che di quei soldi suoi fa
l'uso che meglio crede.

Nessun potere di intermediazione alle oligarchie su soldi della fiscalità
generale. Libere religioni in libero stato.
--
Io non gufo l'Inter. Le spacco le corna.
---
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Giovanni
2012-04-12 19:06:45 UTC
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Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
Ci vuole un qualche tipo di assicurazione per cui una religione non è
"farlocca" o, peggio, contro la Repubblica.
Che bisogno c'è di questi "riconoscimenti"? Che cosa vuol dire che una
religione è "farlocca"???
Metti che io sia raeliano. Mettiamo che credo che quando mi fanno il
vaccino in realtà penso che mi vogliano sequenziare il genoma per farmi
dei danni, per cui "in base alla mia religione" mi rifiuto di farlo.

Vado dal medico, presento un certificato di autodichiarazione in cui mi
professo raeliano e in base al mio credo chiedo di essere esentato dal
vaccino, o di poterlo fare da solo (e quindi di autocertificare il suo
essere avvenuto).

In un certo modo è simile ai TdG che non si fanno trasfusioni, per cui
viene raccattato un ragazzino cascato dal motorino con la vena femorale
recisa (sounds familiar), solo che anche i genitori si precipitano in
ospedale e dicono che non si può fare la trasfusione.

Ma ti pare una cosa possibile? Ripeto non è il Far West. Ci vuole un
certo associazionismo e ci vuole che sia "approvato" dallo Stato.

E' logico che per l'interazione tra Stato/società civile e confessione
religiosa serva un'Intesa, un Concordato, un Gentleman's Agreement,
chiamalo come ti pare.
Post by Finanziatore di Luca Logi
Il problema, com'è evidente, sono i soldi. Per averli dallo Stato, si è
consegnato allo Stato un potere di intrusione nella vita di chiese e
comunità, trasformate in enti parastatali. O anche viceversa.
E' pure vero che senza quei soldi la comunità ebraica ne avrebbe davvero
molti, molti, molti di meno.

Calcolo spiccio (forse te l'ho già fatto):

* 0,37% (percentuale normalizzata alla totalità dei contribuenti) di
60M di persone = 222 mila
* 0,16% (numero vero di chi lo destina all'UCEI) di 60M= 96 mila
* ZERO, se ci si basa solo sulle tasse versate in comunità (che sono
un cumulo separato)
Post by Finanziatore di Luca Logi
È lo stesso problema dei partiti ed è un problema che andrebbe risolto per
il bene di tutti in un modi molto semplice: comunità, chiese, partiti si
sostengono con i soldi di chi ne fa parte, e che di quei soldi suoi fa
l'uso che meglio crede.
questo non tutelerebbe le minoranze. tutte le comunità ebraiche piccole
veramente sparirebbero. o tu ci vedi gli ebrei romani a vivere in una
comunità senza alcun tipo di servizio (neanche ti faccio l'elenco di ciò
che non ci sarebbe più), che in più deve dare un po' di soldi per il
sostentamento di quella di Ancona?

per i partiti è un problema diverso e ti concedo il ragionamento, ma per
altri motivi che qui non è il caso di discutere.
Post by Finanziatore di Luca Logi
Nessun potere di intermediazione alle oligarchie su soldi della fiscalità
generale. Libere religioni in libero stato.
non è così facile.
--
Giovanni
---
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Finanziatore di Luca Logi
2012-04-12 23:00:31 UTC
Permalink
Post by Giovanni
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
Ci vuole un qualche tipo di assicurazione per cui una religione non è
"farlocca" o, peggio, contro la Repubblica.
Che bisogno c'è di questi "riconoscimenti"? Che cosa vuol dire che una
religione è "farlocca"???
Metti che io sia raeliano.
Mettiamolo.
Post by Giovanni
Mettiamo che credo che quando mi fanno il vaccino in realtà penso che mi
vogliano sequenziare il genoma per farmi dei danni, per cui "in base alla
mia religione" mi rifiuto di farlo.
Vado dal medico, presento un certificato di autodichiarazione in cui mi
professo raeliano e in base al mio credo chiedo di essere esentato dal
vaccino, o di poterlo fare da solo (e quindi di autocertificare il suo essere avvenuto).
In un certo modo è simile ai TdG che non si fanno trasfusioni, per cui
viene raccattato un ragazzino cascato dal motorino con la vena femorale
recisa (sounds familiar), solo che anche i genitori si precipitano in
ospedale e dicono che non si può fare la trasfusione.
Ma ti pare una cosa possibile? Ripeto non è il Far West. Ci vuole un
certo associazionismo e ci vuole che sia "approvato" dallo Stato.
Come dicevo, c'è il Codice Penale nei casi in cui serve.
I Concordati non c'entrano nulla.
Post by Giovanni
E' logico che per l'interazione tra Stato/società civile e confessione
religiosa serva un'Intesa, un Concordato, un Gentleman's Agreement, chiamalo come ti pare.
Io non trovo affatto necessario che uno Stato si intrometta in questioni
che non lo riguardano come la congruità religiosa di una religione.

Anzi trovo agghiacciante che lo si desideri.
Post by Giovanni
Post by Finanziatore di Luca Logi
Il problema, com'è evidente, sono i soldi. Per averli dallo Stato, si è
consegnato allo Stato un potere di intrusione nella vita di chiese e
comunità, trasformate in enti parastatali. O anche viceversa.
E' pure vero che senza quei soldi la comunità ebraica ne avrebbe davvero
molti, molti, molti di meno.
E' pur vero che non su fa che ricordare quanto l'ebraismo sia riuscito ad
attraversare il tempo restando fedele a sé stesso.

E l'ha fatto senza bisogno di Concordati e finanziamenti pubblici.

Confido che sia in grado di continuare. Anzi la commistione la trovo
corruttiva e depressiva.
Si era già visto che avevi fatto un gran casino.
In ogni caso penso che tutta questa roba sia da ABOLIRE.

Per la Chiesa Cattolica, per l'UCEI, per il PDL, per tutti.

Far parte di una comunità comprende il piacere e l'impegno di sostenerne i
costi. Facendolo, tutto diventa migliore e più semplice.
--
Io non gufo l'Inter. Le spacco le corna.
---
Per il manifesto, le FAQ ed un'interfaccia Web visita http://www.e-brei.net/
Giovanni
2012-04-13 07:29:49 UTC
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Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
Metti che io sia raeliano.
Mettiamolo.
Post by Giovanni
Ma ti pare una cosa possibile? Ripeto non è il Far West. Ci vuole un
certo associazionismo e ci vuole che sia "approvato" dallo Stato.
Come dicevo, c'è il Codice Penale nei casi in cui serve.
I Concordati non c'entrano nulla.
Il C.P. impedisce che io possa fare la mia "legittima" richiesta
aspettandomi che venga recepita?
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
E' logico che per l'interazione tra Stato/società civile e confessione
religiosa serva un'Intesa, un Concordato, un Gentleman's Agreement, chiamalo come ti pare.
Io non trovo affatto necessario che uno Stato si intrometta in questioni
che non lo riguardano come la congruità religiosa di una religione.
Anzi trovo agghiacciante che lo si desideri.
Parlavo di "congruità civile di una religione".

Per esempio lo Stato vigilerebbe che tale religione non sia troppo
"invadente" nel cercare di fare proseliti. Un po' sì, ma non "troppo".
Insomma, è lo Stato che deve mettere i paletti nella società civile.


Per esempio non è ammissibile una religione che discrimini (troppo) la
donna. Tale religione non può essere "riconosciuta" dallo Stato.

Insomma non mi sembra che stia dicendo fregnacce. Ma non c'era stata
quella sentenza sulle scuole ebraiche inglesi? Ne aveva parlato Andrea?
Ma non è la stessa cosa? O è lo Stato che "si impiccia"?
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
Post by Finanziatore di Luca Logi
Il problema, com'è evidente, sono i soldi. Per averli dallo Stato, si è
consegnato allo Stato un potere di intrusione nella vita di chiese e
comunità, trasformate in enti parastatali. O anche viceversa.
E' pure vero che senza quei soldi la comunità ebraica ne avrebbe davvero
molti, molti, molti di meno.
E' pur vero che non su fa che ricordare quanto l'ebraismo sia riuscito ad
attraversare il tempo restando fedele a sé stesso.
E l'ha fatto senza bisogno di Concordati e finanziamenti pubblici.
Confido che sia in grado di continuare. Anzi la commistione la trovo
corruttiva e depressiva.
Fammi capire, tu pensi che dobbiamo vivere in uno Stato completamente
a-religioso che rinuncia ad impicciarsi di qualsiasi ambito religioso
(qualsiasi, per qualsiasi motivo), e questo lo vedi un po' come (mi
viene questo paragone) lo stesso passaggio che la Chiesa Cattolica ha
avuto da Potere Temporale a Potere Spirituale, nel 1870?
(la cosa ha di fatto "salvato" la Chiesa Cattolica, dicono espressamente
alcuni esponenti della stessa)

Insomma, pensi che l'ebraismo si possa meglio "salvare" (almeno in
Italia) se si ricompatta tra tutte le sue sfaccettature rinunciando a
questo "riconoscimento statale"?

Beh, messa così è un'ipotesi legittima, anche affascinante. Ma non ne
sono proprio così sicuro.
Post by Finanziatore di Luca Logi
Far parte di una comunità comprende il piacere e l'impegno di sostenerne i
costi. Facendolo, tutto diventa migliore e più semplice.
Non fa parte del DNA della cultura italiana (almeno non ancora) il
concetto di contribuire volontariamente tramite cospicue donazioni, anzi
si vede questo come una "corruzione" in cambio di favori.

Tu auspichi una realtà all'americana (*). Va bene. Dico solo che la
società italiana non mi sembra tanto di quel tipo.


(*) potremmo anche evitare di dare soldi alle università, che sennò li
sprecano e li buttano via e li usano truffaldinamente per favoritismi, e
farle campare con le donazioni degli ex studenti, esattamente come in
america.
--
Giovanni
---
Per il manifesto, le FAQ ed un'interfaccia Web visita http://www.e-brei.net/
Finanziatore di Luca Logi
2012-04-13 12:02:06 UTC
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Post by Giovanni
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
Metti che io sia raeliano.
Mettiamolo.
Post by Giovanni
Ma ti pare una cosa possibile? Ripeto non è il Far West. Ci vuole un
certo associazionismo e ci vuole che sia "approvato" dallo Stato.
Come dicevo, c'è il Codice Penale nei casi in cui serve.
I Concordati non c'entrano nulla.
Il C.P. impedisce che io possa fare la mia "legittima" richiesta
aspettandomi che venga recepita?
?

Il Codice Penale serve a delimitare e punire reati commessi per qualunque
ragione, incluse ragioni religiose.
Post by Giovanni
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
E' logico che per l'interazione tra Stato/società civile e confessione
religiosa serva un'Intesa, un Concordato, un Gentleman's Agreement,
chiamalo come ti pare.
Io non trovo affatto necessario che uno Stato si intrometta in questioni
che non lo riguardano come la congruità religiosa di una religione.
Anzi trovo agghiacciante che lo si desideri.
Parlavo di "congruità civile di una religione".
Non esiste.
Esistono comportamenti leciti o illeciti secondo i codici civile e penale.
Post by Giovanni
Per esempio lo Stato vigilerebbe che tale religione non sia troppo
"invadente" nel cercare di fare proseliti. Un po' sì, ma non "troppo".
Veramente un concetto agghiacciante di Stato Etico, tra il fascismo e la
polizia religiosa iraniana.
Post by Giovanni
Insomma, è lo Stato che deve mettere i paletti nella società civile.
Beh ovvio, lo fa con i Codici.
Post by Giovanni
Per esempio non è ammissibile una religione che discrimini (troppo) la
donna. Tale religione non può essere "riconosciuta" dallo Stato.
L'idea che uno Stato "riconosca" delle religioni va venire i brividi.
Post by Giovanni
Insomma non mi sembra che stia dicendo fregnacce.
No?
Post by Giovanni
Ma non c'era stata quella sentenza sulle scuole ebraiche inglesi? Ne aveva parlato Andrea?
Ma non è la stessa cosa? O è lo Stato che "si impiccia"?
È stato che fa rispettare i codici. Appunto.
Non è stata che riconosce la "congruità civile" di una religione.
Post by Giovanni
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
Post by Finanziatore di Luca Logi
Il problema, com'è evidente, sono i soldi. Per averli dallo Stato, si è
consegnato allo Stato un potere di intrusione nella vita di chiese e
comunità, trasformate in enti parastatali. O anche viceversa.
E' pure vero che senza quei soldi la comunità ebraica ne avrebbe davvero
molti, molti, molti di meno.
E' pur vero che non su fa che ricordare quanto l'ebraismo sia riuscito ad
attraversare il tempo restando fedele a sé stesso.
E l'ha fatto senza bisogno di Concordati e finanziamenti pubblici.
Confido che sia in grado di continuare. Anzi la commistione la trovo
corruttiva e depressiva.
Fammi capire, tu pensi che dobbiamo vivere in uno Stato completamente
a-religioso che rinuncia ad impicciarsi di qualsiasi ambito religioso
(qualsiasi, per qualsiasi motivo),
Per qualsiasi motivo religioso.
Non mi interessano le tue credenze (tantomeno mi interessa distribuire
bollini di garanzia), mi interessa che tutti rispettino le leggi.
Post by Giovanni
e questo lo vedi un po' come (mi viene questo paragone) lo stesso
passaggio che la Chiesa Cattolica ha avuto da Potere Temporale a Potere
Spirituale, nel 1870?
Non mi sarebbe mai venuto in mente
Post by Giovanni
(la cosa ha di fatto "salvato" la Chiesa Cattolica, dicono espressamente
alcuni esponenti della stessa)
Insomma, pensi che l'ebraismo si possa meglio "salvare" (almeno in
Italia) se si ricompatta tra tutte le sue sfaccettature rinunciando a
questo "riconoscimento statale"?
Non esattamente.
Penso che tutto si faccia in modo più libero e più interessante se te lo
fai con le energie tue e senza intrusioni burocratiche.
Al massimo con aiuti fiscali alle attività effettivamente esistenti.

Un'associazione di qualunque genere che viva solo per aiuto parastatale, è
già morta.
Post by Giovanni
Beh, messa così è un'ipotesi legittima, anche affascinante. Ma non ne
sono proprio così sicuro.
Post by Finanziatore di Luca Logi
Far parte di una comunità comprende il piacere e l'impegno di sostenerne i
costi. Facendolo, tutto diventa migliore e più semplice.
Non fa parte del DNA della cultura italiana
Strano perché gli ebrei prima dell'Intesa fascista hanno sempre vissuto
così.

(almeno non ancora) il concetto di contribuire volontariamente tramite
cospicue donazioni, anzi si vede questo come una "corruzione" in cambio di
favori.
Post by Giovanni
Tu auspichi una realtà all'americana (*). Va bene. Dico solo che la
società italiana non mi sembra tanto di quel tipo.
Ha sempre funzionato, non vedo perché ci si dovrebbe rassegnare
all'ebraismo paradtatale per sempre.
Post by Giovanni
http://mobile.corriere.it/m/cdsi usano truffaldinamente per favoritismi, e
farle campare con le donazioni degli ex studenti, esattamente come in america.
--
Io non gufo l'Inter. Le spacco le corna.
---
Per il manifesto, le FAQ ed un'interfaccia Web visita http://www.e-brei.net/
Giovanni
2012-04-13 13:28:10 UTC
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Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
Metti che io sia raeliano.
Mettiamolo.
Post by Giovanni
Ma ti pare una cosa possibile? Ripeto non è il Far West. Ci vuole un
certo associazionismo e ci vuole che sia "approvato" dallo Stato.
Come dicevo, c'è il Codice Penale nei casi in cui serve.
I Concordati non c'entrano nulla.
Il C.P. impedisce che io possa fare la mia "legittima" richiesta
aspettandomi che venga recepita?
?
Il Codice Penale serve a delimitare e punire reati commessi per qualunque
ragione, incluse ragioni religiose.
ma non parlavo di "reati", scusa. parlavo di esprimere richieste a
carattere religioso non giustificandole in pratica con niente che non
con un'autocertificazione.

cioè io dico "appartengo alla religione Caio, quindi vorrei poter
scegliere questo". tale religione non ha un'Intesa, quindi tocca fidarsi.
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
E' logico che per l'interazione tra Stato/società civile e confessione
religiosa serva un'Intesa, un Concordato, un Gentleman's Agreement,
chiamalo come ti pare.
Io non trovo affatto necessario che uno Stato si intrometta in questioni
che non lo riguardano come la congruità religiosa di una religione.
Anzi trovo agghiacciante che lo si desideri.
Parlavo di "congruità civile di una religione".
Non esiste.
Esistono comportamenti leciti o illeciti secondo i codici civile e penale.
sì certo il discorso mio forse è un po' diverso ma non espresso bene.

(esempio di comportamento)
fammi capire diventa lecita ad esempio l'obiezione di coscienza quando
questa viene riconosciuta dallo Stato come legittima.
quando c'è un' "Intesa"...

per esempio in Israele non fai il militare se sei ortodosso. Perché c'è
un' "Intesa".

le Intese servono appunto a dare limiti e delineare eccezioni alla
regola comune, no? perché mica siamo tutti uguali...
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
Per esempio lo Stato vigilerebbe che tale religione non sia troppo
"invadente" nel cercare di fare proseliti. Un po' sì, ma non "troppo".
Veramente un concetto agghiacciante di Stato Etico, tra il fascismo e la
polizia religiosa iraniana.
ahahah sì a rileggerlo è proprio come dici tu. non me n'ero accorto :-)))

non riesco a fare esempi...davvero non hai capito o stai approfittando
della mia debolezza argomentativa? :-)
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
Per esempio non è ammissibile una religione che discrimini (troppo) la
donna. Tale religione non può essere "riconosciuta" dallo Stato.
L'idea che uno Stato "riconosca" delle religioni va venire i brividi.
uno è libero di non essere "rinosciuto". però poi non può avere alcun
trattamento diversificato, come il rispetto delle festività, etc.

ricordi quando qualche anno fa capitarono le elezioni di Pesach (o non
mi ricordo bene) e gli fu aggiunto un giorno?

ebbene senza "riconoscimento" questa cosa non si può fare.

è anche una questione di organizzazione. pensa se io oggi mi invento che
il giorno delle amministrative del 2012 è un giorno sacro per i raeliani
(è sempre un esempio).
e quindi?

oppure pensa se ci sono cristiani molto _praticante_ che si rifiutano di
votare la domenica. il sabato non si può fare per gli ebrei. metti che
il venerdì non si può fare per i musulmani.

ora attualmente non c'è "riconoscimento" né per questi fantomatici (da
me inventati) cristiani molto praticanti, né per i musulmani.

ma ti accorgi che c'è bisogno di un riconoscimento?
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
Insomma non mi sembra che stia dicendo fregnacce.
No?
attento che "stia" è anche seconda persona singolare
:-))))))))))))))))))))))))))))))))))
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
Ma non c'era stata quella sentenza sulle scuole ebraiche inglesi? Ne aveva parlato Andrea?
Ma non è la stessa cosa? O è lo Stato che "si impiccia"?
È stato che fa rispettare i codici. Appunto.
Non è stata che riconosce la "congruità civile" di una religione.
beh ma se io mi faccio le mie scuole saranno cavoli miei chi ci voglio
dentro, no? anche questa è una posizione...
Post by Finanziatore di Luca Logi
Non mi interessano le tue credenze (tantomeno mi interessa distribuire
bollini di garanzia), mi interessa che tutti rispettino le leggi.
oltre i doveri ci sono anche i diritti.
per essere *concessi* devono essere *riconosciuti*.
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
e questo lo vedi un po' come (mi viene questo paragone) lo stesso
passaggio che la Chiesa Cattolica ha avuto da Potere Temporale a Potere
Spirituale, nel 1870?
Non mi sarebbe mai venuto in mente
a me subito, se ne fai una questione di potere "politico-amministrativo"
che corrompe i rapporti tra le persone.
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
(la cosa ha di fatto "salvato" la Chiesa Cattolica, dicono espressamente
alcuni esponenti della stessa)
Insomma, pensi che l'ebraismo si possa meglio "salvare" (almeno in
Italia) se si ricompatta tra tutte le sue sfaccettature rinunciando a
questo "riconoscimento statale"?
Non esattamente.
Penso che tutto si faccia in modo più libero e più interessante se te lo
fai con le energie tue e senza intrusioni burocratiche.
Al massimo con aiuti fiscali alle attività effettivamente esistenti.
Un'associazione di qualunque genere che viva solo per aiuto parastatale, è
già morta.
in Italia purtroppo non funziona così :-((( vedi giornali, partiti,
sindacati...

Comunque lasciando stare che l'Italia sia un paese strano, secondo me a
livello *quantitativo* ci sarebbero troppe poche risorse. E ci sarebbe
uno Stato che in pratica non supporta le minoranze.

Non è bello uno Stato in cui ognuno è lasciato a sé e se è forte da solo
bene, sennò ciccia.
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
Beh, messa così è un'ipotesi legittima, anche affascinante. Ma non ne
sono proprio così sicuro.
Post by Finanziatore di Luca Logi
Far parte di una comunità comprende il piacere e l'impegno di sostenerne i
costi. Facendolo, tutto diventa migliore e più semplice.
Non fa parte del DNA della cultura italiana
Strano perché gli ebrei prima dell'Intesa fascista hanno sempre vissuto
così.
Non mi sembra vivessero bene.
Se vuoi tornare al breve periodo "felice" tra il 1860 ed il fascismo,
nota che tale periodo era "felice" solo in contrasto con un periodo
decisamente funesto precedente, che era a sua volta "decente" solo in
contrasto col periodo orrendo pre-napoleonico.
Post by Finanziatore di Luca Logi
(almeno non ancora) il concetto di contribuire volontariamente tramite
cospicue donazioni, anzi si vede questo come una "corruzione" in cambio di
favori.
Post by Giovanni
Tu auspichi una realtà all'americana (*). Va bene. Dico solo che la
società italiana non mi sembra tanto di quel tipo.
Ha sempre funzionato, non vedo perché ci si dovrebbe rassegnare
all'ebraismo paradtatale per sempre.
Post by Giovanni
http://mobile.corriere.it/m/cdsi usano truffaldinamente per favoritismi, e
farle campare con le donazioni degli ex studenti, esattamente come in america.
Non ci si deve rassegnare a nulla.

Solo che i numeri sono quelli che sono.

Ripeto: 0,37% di 60M sono sempre molti di più che 0,16% di 50mila.
--
Giovanni
---
Per il manifesto, le FAQ ed un'interfaccia Web visita http://www.e-brei.net/
Il Pisacane del Bar Magenta
2012-04-13 15:25:59 UTC
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Post by Giovanni
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
Metti che io sia raeliano.
Mettiamolo.
Post by Giovanni
Ma ti pare una cosa possibile? Ripeto non è il Far West. Ci vuole un
certo associazionismo e ci vuole che sia "approvato" dallo Stato.
Come dicevo, c'è il Codice Penale nei casi in cui serve.
I Concordati non c'entrano nulla.
Il C.P. impedisce che io possa fare la mia "legittima" richiesta
aspettandomi che venga recepita?
?
Il Codice Penale serve a delimitare e punire reati commessi per qualunque
ragione, incluse ragioni religiose.
ma non parlavo di "reati", scusa. parlavo di esprimere richieste a
carattere religioso non giustificandole in pratica con niente che non
con un'autocertificazione.
cioè io dico "appartengo alla religione Caio, quindi vorrei poter
scegliere questo". tale religione non ha un'Intesa, quindi tocca fidarsi.
Non so come spiegarlo diversamente da quanto abbia già fatto...
Sono un liberale. Non voglio uno stato etico.
Aspiro alla massima libertà religiosa.

Gradirei che lo stato se ne stesse fuori dalle faccende di religione,
sia se si tratta di reprimerle che di sovvenzionarle.

lo stato non si deve "fidare" di nessuna certificazione o
autocertificazione religiosa.
Tantomeno una persona religiosa deve cercare certificazioni di stato.

Ma che senso ha?
Post by Giovanni
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
E' logico che per l'interazione tra Stato/società civile e confessione
religiosa serva un'Intesa, un Concordato, un Gentleman's Agreement,
chiamalo come ti pare.
Io non trovo affatto necessario che uno Stato si intrometta in questioni
che non lo riguardano come la congruità religiosa di una religione.
Anzi trovo agghiacciante che lo si desideri.
Parlavo di "congruità civile di una religione".
Non esiste.
Esistono comportamenti leciti o illeciti secondo i codici civile e penale.
sì certo il discorso mio forse è un po' diverso ma non espresso bene.
Non c'è nessuna ragione per cui uno stato si debba preoccupare di quello
che credi o di come ti organizzi per farlo.

Si deve preoccupare di come ti comporti.
Post by Giovanni
(esempio di comportamento)
fammi capire diventa lecita ad esempio l'obiezione di coscienza quando
questa viene riconosciuta dallo Stato come legittima.
quando c'è un' "Intesa"...
per esempio in Israele non fai il militare se sei ortodosso. Perché c'è
un' "Intesa".
Bella cazzata, queste "Intese".
Post by Giovanni
le Intese servono appunto a dare limiti e delineare eccezioni alla
regola comune, no? perché mica siamo tutti uguali...
Le intese servono a dare dei soldi a delle entità di cui lo stato non
dovrebbe occuparsi.
Per essere diversi, invece, non serve nessuna "Intesa".
Post by Giovanni
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
Per esempio lo Stato vigilerebbe che tale religione non sia troppo
"invadente" nel cercare di fare proseliti. Un po' sì, ma non "troppo".
Veramente un concetto agghiacciante di Stato Etico, tra il fascismo e la
polizia religiosa iraniana.
ahahah sì a rileggerlo è proprio come dici tu. non me n'ero accorto :-)))
non riesco a fare esempi...davvero non hai capito o stai approfittando
della mia debolezza argomentativa? :-)
Rispondo ad argomenti imho del tutto assurdi.
Che te ne renda conto anche tu mi conforta.
Post by Giovanni
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
Per esempio non è ammissibile una religione che discrimini (troppo) la
donna. Tale religione non può essere "riconosciuta" dallo Stato.
L'idea che uno Stato "riconosca" delle religioni va venire i brividi.
uno è libero di non essere "rinosciuto". però poi non può avere alcun
trattamento diversificato, come il rispetto delle festività, etc.
In effetti penso che in un mondo ideale lo stato non si dovrebbe
occupare nemmeno di questo. Non occorre vivere nella Citta di Utopia per
vederlo funzionare, basta guardare agli USA.
Post by Giovanni
ricordi quando qualche anno fa capitarono le elezioni di Pesach (o non
mi ricordo bene) e gli fu aggiunto un giorno?
ebbene senza "riconoscimento" questa cosa non si può fare.
Sono i rischi della libertà religiosa. Peraltro perché uno stato
rispetti le abitudini quantomeno delle maggiori religioni e
non-religioni, basta un po' di informazione e di buon senso.
Post by Giovanni
è anche una questione di organizzazione. pensa se io oggi mi invento che
il giorno delle amministrative del 2012 è un giorno sacro per i raeliani
(è sempre un esempio).
e quindi?
Appunto. E quindi?
Post by Giovanni
oppure pensa se ci sono cristiani molto _praticante_ che si rifiutano di
votare la domenica. il sabato non si può fare per gli ebrei. metti che
il venerdì non si può fare per i musulmani.
E quindi?
Post by Giovanni
ora attualmente non c'è "riconoscimento" né per questi fantomatici (da
me inventati) cristiani molto praticanti, né per i musulmani.
ma ti accorgi che c'è bisogno di un riconoscimento?
Mi accorgo solo che questo "riconoscimento" è uno strumento improprio di
ingerenza in questioni religiose altrui e di discriminazione tra
religione diverse che vengono privilegiate a seconda di quanto stretto è
il loro rapporto con il potere politico.

Una cosa orribile.
Post by Giovanni
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
Insomma non mi sembra che stia dicendo fregnacce.
No?
attento che "stia" è anche seconda persona singolare
:-))))))))))))))))))))))))))))))))))
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
Ma non c'era stata quella sentenza sulle scuole ebraiche inglesi? Ne
aveva parlato Andrea?
Ma non è la stessa cosa? O è lo Stato che "si impiccia"?
È stato che fa rispettare i codici. Appunto.
Non è stata che riconosce la "congruità civile" di una religione.
beh ma se io mi faccio le mie scuole saranno cavoli miei chi ci voglio
dentro, no? anche questa è una posizione...
Anche questa è una posizione, e lì dipende dal codice.
Se permette comportamenti discriminatori in istituti privati a
pagamento, li permetterà di qualunque genere essi siano. Diversamente, no.

Personalmente sono assolutamente favorevole alla decisione del governo
inglese. Penso che una scuola ebraica (ad esempio) sia una scuola che ha
un indirizzo di insegnamento ebraico. Se è una scuola particolarmente
buona e un non ebreo vuole frequentarla, penso che sia un bene per tutti
che lo faccia.

Però quella è una questione politica. Se si considera una scuola privata
come un club privato, allora la scuola potrà decidere chi ammettere e
chi no, con qualunque criterio la scuola ritenga plausibile (inclusi
alcuni che potremmo trovare spiacevoli, come ad esempio scuole aperte a
tutti tranne che agli ebrei). Io preferisco di no.
Post by Giovanni
Post by Finanziatore di Luca Logi
Non mi interessano le tue credenze (tantomeno mi interessa distribuire
bollini di garanzia), mi interessa che tutti rispettino le leggi.
oltre i doveri ci sono anche i diritti.
per essere *concessi* devono essere *riconosciuti*.
I diritti, in uno stato liberale, che è quello che preferisco, sono
riconosciuti per tutti.
L'idea che uno stato liberale "riconosca" delle religioni e di per sé
stessa ridicola.

Le deve rispettare, che è una cosa ben diversa.
Post by Giovanni
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
e questo lo vedi un po' come (mi viene questo paragone) lo stesso
passaggio che la Chiesa Cattolica ha avuto da Potere Temporale a Potere
Spirituale, nel 1870?
Non mi sarebbe mai venuto in mente
a me subito, se ne fai una questione di potere "politico-amministrativo"
che corrompe i rapporti tra le persone.
Ti vengono in mente cose strane.
Ma pur con una grande distanza e per avventurosa metafora, una relazione
ci può anche essere.
Post by Giovanni
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
(la cosa ha di fatto "salvato" la Chiesa Cattolica, dicono espressamente
alcuni esponenti della stessa)
Insomma, pensi che l'ebraismo si possa meglio "salvare" (almeno in
Italia) se si ricompatta tra tutte le sue sfaccettature rinunciando a
questo "riconoscimento statale"?
Non esattamente.
Penso che tutto si faccia in modo più libero e più interessante se te lo
fai con le energie tue e senza intrusioni burocratiche.
Al massimo con aiuti fiscali alle attività effettivamente esistenti.
Un'associazione di qualunque genere che viva solo per aiuto
parastatale, è
già morta.
in Italia purtroppo non funziona così :-((( vedi giornali, partiti,
sindacati...
Già purtroppo.
Infatti quello che sto scrivendo si riferisce alla necessità di
*abolire* concordati e intese.

E anche finanziamenti a giornali, partiti, sindacati.
Post by Giovanni
Comunque lasciando stare che l'Italia sia un paese strano, secondo me a
livello *quantitativo* ci sarebbero troppe poche risorse. E ci sarebbe
uno Stato che in pratica non supporta le minoranze.
Gli ebrei si sono sempre organizzati piuttosto bene senza bisogno di
finanziamenti statali.
Post by Giovanni
Non è bello uno Stato in cui ognuno è lasciato a sé e se è forte da solo
bene, sennò ciccia.
Il welfare non c'entra molto con lo Stato Etico che riconosce la liceità
o meno di credenze religiose.
Post by Giovanni
Post by Finanziatore di Luca Logi
Post by Giovanni
Beh, messa così è un'ipotesi legittima, anche affascinante. Ma non ne
sono proprio così sicuro.
Post by Finanziatore di Luca Logi
Far parte di una comunità comprende il piacere e l'impegno di sostenerne i
costi. Facendolo, tutto diventa migliore e più semplice.
Non fa parte del DNA della cultura italiana
Strano perché gli ebrei prima dell'Intesa fascista hanno sempre vissuto
così.
Non mi sembra vivessero bene.
Gli ebrei vivono tanto meglio quanto più sono lasciati in pace.
Uno stato che "riconosce" è anche uno stato che può perseguitare.

Non a caso lo stato dell'Intesa è anche quello delle leggi razziali.
Post by Giovanni
Se vuoi tornare al breve periodo "felice" tra il 1860 ed il fascismo,
Esattamente l'unico breve periodo di stato liberale.
Post by Giovanni
nota che tale periodo era "felice" solo in contrasto con un periodo
decisamente funesto precedente, che era a sua volta "decente" solo in
contrasto col periodo orrendo pre-napoleonico.
Post by Finanziatore di Luca Logi
(almeno non ancora) il concetto di contribuire volontariamente tramite
cospicue donazioni, anzi si vede questo come una "corruzione" in cambio di
favori.
Post by Giovanni
Tu auspichi una realtà all'americana (*). Va bene. Dico solo che la
società italiana non mi sembra tanto di quel tipo.
Ha sempre funzionato, non vedo perché ci si dovrebbe rassegnare
all'ebraismo paras tatale per sempre.
Non ci si deve rassegnare a nulla.
Infatti sono qui a caldeggiare l'abolizione di Concordati e Intese.
Post by Giovanni
Solo che i numeri sono quelli che sono.
Ripeto: 0,37% di 60M sono sempre molti di più che 0,16% di 50mila.
Irrilevante.
Una comunità parastatale, che vive solo di aiuti pubblici è una comunità
morta.

Mi pare che altrove, senza ridicole intese né elemosine pubbliche, ci
siano comunità assai più vivaci e vitali.
--
"Quando ti incontro per la strada ti darei calci nei denti. Ma forse non
li senti. E' meglio se ti rullo di kartoni (kartoni)"
---
Per il manifesto, le FAQ ed un'interfaccia Web visita http://www.e-brei.net/
Giovanni
2012-04-13 16:51:09 UTC
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Post by Il Pisacane del Bar Magenta
Sono un liberale. Non voglio uno stato etico.
Aspiro alla massima libertà religiosa.
Lo sono anche io (liberale), sono per la responsabilizzazione personale.

Ma ci si scontra con la realtà, e ciò può essere fatto entro certi
limiti, altrimenti è il far west e ti affidi al diritto costituzionale
di poterti difendere con le armi entro la tua proprietà.
Post by Il Pisacane del Bar Magenta
lo stato non si deve "fidare" di nessuna certificazione o
autocertificazione religiosa.
Tantomeno una persona religiosa deve cercare certificazioni di stato.
Ma che senso ha?
Tu immagini un mondo a scatole chiuse, in cui da una parte c'è lo Stato,
da un'altra le varie confessioni, e non si parlano.

Non la vedo molto possibile, che non si parlino in maniera assoluta.
Inizia intanto a prefigurarti l'esenzione dall'Imu. Basta
"autodichiararsi" religione per esentarsi dall'Imu?
Post by Il Pisacane del Bar Magenta
Post by Giovanni
(esempio di comportamento)
fammi capire diventa lecita ad esempio l'obiezione di coscienza quando
questa viene riconosciuta dallo Stato come legittima.
quando c'è un' "Intesa"...
per esempio in Israele non fai il militare se sei ortodosso. Perché c'è
un' "Intesa".
Bella cazzata, queste "Intese".
oh vabbè ti ho fatto un esempio della vita reale...vuoi togliere il
diritto agli ortodossi di non fare il militare? non è tanto facile...né
tanto giusto.
Post by Il Pisacane del Bar Magenta
Le intese servono a dare dei soldi a delle entità di cui lo stato non
dovrebbe occuparsi.
Per essere diversi, invece, non serve nessuna "Intesa".
se vivo in un paese (Germania) in cui se voglio delle cose devo
dichiarmi di una confessione specifica, e allora mi viene prelevato
automaticamente una tassazione aggiuntiva, come faccio a non fare
impicciare lo Stato? chi glielo dice l'Iban della mia comunità?
Post by Il Pisacane del Bar Magenta
Post by Giovanni
uno è libero di non essere "rinosciuto". però poi non può avere alcun
trattamento diversificato, come il rispetto delle festività, etc.
In effetti penso che in un mondo ideale lo stato non si dovrebbe
occupare nemmeno di questo. Non occorre vivere nella Citta di Utopia per
vederlo funzionare, basta guardare agli USA.
Negli Usa lo Stato è relativamente neutro e soprattutto trasmette un
modello accettato in pratica da tutti.
Tutti i miei parenti ebrei americani festeggiano la Festa del
Ringraziamento.

Per il resto, non so come facciano a fare le ferie a yom kippur, sempre
se lo facciano/lo vogliano fare.
Post by Il Pisacane del Bar Magenta
Post by Giovanni
ricordi quando qualche anno fa capitarono le elezioni di Pesach (o non
mi ricordo bene) e gli fu aggiunto un giorno?
ebbene senza "riconoscimento" questa cosa non si può fare.
Sono i rischi della libertà religiosa. Peraltro perché uno stato
rispetti le abitudini quantomeno delle maggiori religioni e
non-religioni, basta un po' di informazione e di buon senso.
sarà, ma noi siamo costretti a litigare, a scuola (asilo comunale, zona
iper centrale di Roma) per vedere riconosciuto il concetto che il Natale
non è la festa di tutti, che le uova di pasqua non sono di tutti.
ancora non ci siamo riusciti.

c'è molta ignoranza.
Post by Il Pisacane del Bar Magenta
Post by Giovanni
è anche una questione di organizzazione. pensa se io oggi mi invento che
il giorno delle amministrative del 2012 è un giorno sacro per i raeliani
(è sempre un esempio).
e quindi?
Appunto. E quindi?
faccio un'autodichiarazione per poter andare a votare il giorno dopo?
Post by Il Pisacane del Bar Magenta
Mi accorgo solo che questo "riconoscimento" è uno strumento improprio di
ingerenza in questioni religiose altrui e di discriminazione tra
religione diverse che vengono privilegiate a seconda di quanto stretto è
il loro rapporto con il potere politico.
Una cosa orribile.
questo è vero. immagino però che sia una deriva di uno strumento sulla
carta fatto bene.

un po' come i derivati sono una deriva del capitalismo.
Post by Il Pisacane del Bar Magenta
Post by Giovanni
beh ma se io mi faccio le mie scuole saranno cavoli miei chi ci voglio
dentro, no? anche questa è una posizione...
Anche questa è una posizione, e lì dipende dal codice.
Se permette comportamenti discriminatori in istituti privati a
pagamento, li permetterà di qualunque genere essi siano. Diversamente, no.
Personalmente sono assolutamente favorevole alla decisione del governo
inglese. Penso che una scuola ebraica (ad esempio) sia una scuola che ha
un indirizzo di insegnamento ebraico. Se è una scuola particolarmente
buona e un non ebreo vuole frequentarla, penso che sia un bene per tutti
che lo faccia.
Però quella è una questione politica. Se si considera una scuola privata
come un club privato, allora la scuola potrà decidere chi ammettere e
chi no, con qualunque criterio la scuola ritenga plausibile (inclusi
alcuni che potremmo trovare spiacevoli, come ad esempio scuole aperte a
tutti tranne che agli ebrei). Io preferisco di no.
sì, sono totalmente d'accordo con quello che dici.
Post by Il Pisacane del Bar Magenta
Post by Giovanni
Post by Finanziatore di Luca Logi
Non mi interessano le tue credenze (tantomeno mi interessa distribuire
bollini di garanzia), mi interessa che tutti rispettino le leggi.
oltre i doveri ci sono anche i diritti.
per essere *concessi* devono essere *riconosciuti*.
I diritti, in uno stato liberale, che è quello che preferisco, sono
riconosciuti per tutti.
L'idea che uno stato liberale "riconosca" delle religioni e di per sé
stessa ridicola.
Le deve rispettare, che è una cosa ben diversa.
non era stato Marx (o un altro?) a dire che gli ebrei tedeschi non
potevano ottenere dei privilegi in quanto ebrei, ma semmai dei diritti
in quanto cittadini tedeschi, perché una democrazia non può concedere
privilegi?
una cosa del genere, non ricordo molto bene...

in uno Stato liberale (quale l'Italia non è) ci sarebbero diritti di
cittadinanza che coprirebbero tutte le situazioni possibili
immaginabili. così non è.
Post by Il Pisacane del Bar Magenta
Post by Giovanni
Comunque lasciando stare che l'Italia sia un paese strano, secondo me a
livello *quantitativo* ci sarebbero troppe poche risorse. E ci sarebbe
uno Stato che in pratica non supporta le minoranze.
Gli ebrei si sono sempre organizzati piuttosto bene senza bisogno di
finanziamenti statali.
mi sembra una fiducia nella divina provvidenza scusa :-)
e gli zingari, che non se la cavano piuttosto bene?

facciamo come in america? per cui se te la sai cavare, è perché hai il
favore del Cielo. se non te la cavi, è perché devi aver fatto qualcosa
di male per meritartelo, quindi comunque non meriti aiuto.
Post by Il Pisacane del Bar Magenta
Post by Giovanni
Non è bello uno Stato in cui ognuno è lasciato a sé e se è forte da solo
bene, sennò ciccia.
Il welfare non c'entra molto con lo Stato Etico che riconosce la liceità
o meno di credenze religiose.
sarà, ma io non sono libero di professare la mia fede se per esempio il
comune non mi aiuta regalandomi il terreno dove costruirmi il mio santuario.
Post by Il Pisacane del Bar Magenta
Gli ebrei vivono tanto meglio quanto più sono lasciati in pace.
Uno stato che "riconosce" è anche uno stato che può perseguitare.
Non a caso lo stato dell'Intesa è anche quello delle leggi razziali.
Post by Giovanni
Se vuoi tornare al breve periodo "felice" tra il 1860 ed il fascismo,
Esattamente l'unico breve periodo di stato liberale.
è ma è stato un'eccezione!
Post by Il Pisacane del Bar Magenta
Post by Giovanni
Solo che i numeri sono quelli che sono.
Ripeto: 0,37% di 60M sono sempre molti di più che 0,16% di 50mila.
Irrilevante.
Una comunità parastatale, che vive solo di aiuti pubblici è una comunità
morta.
Mi pare che altrove, senza ridicole intese né elemosine pubbliche, ci
siano comunità assai più vivaci e vitali.
insomma in finale la tua posizione è:

leviamogli i soldi, così si dovranno dar da fare da sé. un po' lo stesso
ragionamento che si usa per i partiti. (e li eliminano i partiti
"farlocchi" e non seri)

sono d'accordo, ma ho ancora un briciolo di dubbio.

tutto deve iniziare da uno Stato che si ritira completamente da
qualsiasi ambito religioso. questo è un po' difficile, in un Paese nelle
cui aule di giustizia il crocifisso sta appeso più in alto della scritta
"La legge è uguale per tutti".
--
Giovanni
---
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Giovanni
2012-04-12 01:53:58 UTC
Permalink
Post by נחום
Complimenti per l'autogol.
Sono d'accordo.

E' un autogoal per tutti.


Ciao
--
Giovanni
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